Dal 1 gennaio 2025 è obbligatoria la qualificazione in fase esecutiva, senza la quale le stazioni appaltanti e gli enti concedenti non potranno operare. In previsione di tale scadenza, il nuovo decreto correttivo ridefinisce i requisiti che le stazioni appaltanti devono possedere per potersi qualificare in fase esecutiva, al fine di non rinunciare alla propria operatività diretta sul territorio.
Inoltre, il primo decreto correttivo apporterà significative novità nel sistema di qualificazione di stazioni appaltanti ed enti concedenti, sia per quelli già qualificati, a cui viene imposto un nuovo sistema di autocontrollo e monitoraggio semestrale con conseguenti adempimenti correttivi, sia per quelli ora privi di qualificazione, che potranno beneficiare di una “quality-free zone” per le concessioni di minore valore, al pari degli appalti e per i quali i requisiti di qualificazione divengono maggiormente abbordabili. Il decreto correttivo inoltre ridisegna un quadro normativo con minori incertezze interpretative nei rapporti delle S.A. o CdC qualificate con le stazioni appaltanti deleganti, prive di qualificazione, incentivandone le forme di collaborazione anche oltre ai stringenti obblighi normativi.